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Ghigo è come una perla incastonata fra i monti. Niente di maestoso come Ceresole Reale e Courmayeur, o di romantico come la conca di Reimes, ma qualcosa di idilliaco e di armonico che afferra l'anima. Una sonata di Schubert o di Schuman. Si ha l'impressione come di una coppa d'oro, perché il verde dei prati che scendono dolcemente da Bou du Col è oro morbido vellutato come i capelli d'una nordica, reso più vivo dal contrasto con il Bosco nero e con i canaloni ripidi verdastri della Vergia.
La Grande Aiguille e la punta Rasin sono i due punti armonici della conca. L'idillio è solo rotto da quell'elmo di Scipio color rosso scarlatto del Cappel d'Envie che si sporge sopra il Bosco nero a guardare in basso con aria sbarazzina e dalla cascatella del Bou du Col, una lama fatta d'argento piantata nel cuore del verde oro.
Luigi Timbaldi 1957
Questa è la cascata di Pomieri citata da Luigi Timbaldi fotografata
nella sua epoca.
Cartolina degli anni '30.