
Sala da pranzo.
Poiché nella riuscitissima esposizione di Torino l'organizzazione
generale non comprendeva uno speciale reparto del mobilio e
dell'arredamento, la Casa Valabrega approfittò del padiglione dedicato
alla seta per ordinarvi una mostra la quale - ambientando le belle
stoffe della Ditta Mina di Settimo Torinese – permise al Valabrega di
mettere in luce la genialità del proprio concetto decorativo
accompagnato ad una esecuzione inappuntabile dal duplice punto di vista
tecnico ed artistico.
La Ditta Vittorio Valabrega ha ideato un'intera e lussuosa casa di
abitazione giovandosi, nell'arredamento degli ambienti, della
collaborazione della F. I. D. A. per gli stucchi e della Ditta Stella
per i marmi. Ed ha giudiziosamente contemperato nel fastoso
appartamento d'arte antica a quella modernissima. In alcuni ambienti
sono raccolti pregevolissimi mobili riprodotti e interpretati da
modelli di schietta ed eletta stilizzazione antica; la hall
cinquecentesca, la galleria e il salone seicenteschi sono modelli di
gusto impeccabile e raffinato, mentre tre altri ambienti affrontano con
felice ardimento l'ardua stilizzazione contemporanea.
Soprattutto notevole in questi ultimi è l'audace compito propostosi
dall'ing. Valabrega di trasformare degli ambienti rettangolari, quali
si trovano comunemente nelle case d'abitazione, in sale a piante sui
generis, adatte all'uso speciale cui sono destinate nella complicata e
raffinata vita moderna. E ciò senza ricorrere ad opere murarie, ma con
semplici rivestimenti e sovrapposizioni di stoffa, carta, legno e ferro
battuto.
Presentiamo ad esempio una fotografia di una parete nella sala da
pranzo ed uno schema di pianta per maggior chiarezza. Il muro è
indicato in pianta con tratteggio incrociato; a questo muro è stato
sovrapposto un rivestimento A-B-C-D-E-F-G-H ecc. in modo che all'occhio
dell'osservatore la parete viene a presentarsi come formata da una
nicchia centrale e 2 vetrine laterali.

Schema di pianta.
Le 2 vetrine sono all'occhio di grande leggerezza; eseguite in ferro
battuto martellato fuori, e poi con gusto colorite e patinate. Nella
nicchia centrale è disposta una credenza in noce d'ispirazione barocca,
liberamente trattata, mentre nella parte superiore della nicchia tutta
foderata in stoffa verde unita, sono disposti dei piani sagomati a
seconda degli oggetti che devono sopportare.
Peccato che all'effetto d'insieme di questa parete manchi la sinfonia
dei colori: verde, noce, oro, nella nostra riproduzione fotografica!

Angolo della sala da pranzo con tappezzeria Ditta Mina.
A questo ambiente: seguono lo spogliatoio per signora e quindi la
camera da letto. Nello spogliatoio, come risulta dalla incisione e
dalla pianta, è stata operata una trasformazione nella forma della
camera: le 4 guardarobe disposte nei 4 angoli e montanti sino al
soffitto sono artisticamente collegate fra di loro da un
rivestimento murale, la forma dell'ambiente risulta così quella di una
croce. L'originale intonazione dell'ambiente: bleu intenso e oro nelle
pareti; rosso lacca, bleu e oro nelle stoffe e nei mobili, crea
un'atmosfera estremamente suggestiva.

Angolo di salotto.

Boudoir con poltrona della ditta Mina.
La camera da letto ha più propriamente funzione di alcova perché tutti
i mobili utilitari sono riuniti nello spogliatoio. La forma ovale della
camera, il soffitto a cupola cui fa basamento la tappezzeria appesa
sciolta, fanno cornice appropriata al letto ed il complesso tutto a
linee curve e a tinte delicate forma contrasto con la rigidità delle
lince e con la forza delle tinte dello spogliatoio. Se noi apriamo la
tappezzeria come è indicato nella fotografia, scopriamo degli
armadietti: alla sera spogliandosi si mettono i propri abiti in questi
armadi, poi chiusi i tendaggi, l'alcova resta completamente in ordine.
In questa cornice così felicemente ideata e realizzata dal Valabrega,
le stoffe Mina trovano risalto ideale.
Si può dire che questa Ditta sia più conosciuta in America e in
Inghilterra che non in Italia. Questa fabbrica che perpetua le
tradizioni degli antichi artefici italiani i quali mandavano per il
mondo la stoffa d'arte fabbricata a mano, esporta in fatti dappertutto
la sua produzione della quale anche gli stands arredati dal Valabrega
offrono un pallida idea poiché se qui abbiamo una quarantina circa di
disegni, la Ditta Mina ne ha un tesoro di parecchie centinaia di tipi
sontuosi.
Damaschi , broccati, lampassi, tutta la gamma delle pesanti stoffe di
seta a disegni classici e modernizzati trionfa in sapiente rilievo nel
quadro artistico e architettonico del Valabrega or ora da noi descritto.

Camera da letto con panneggiamenti di raso unito broccato (ditta Mina).
Il cav. Mina può essere soddisfatto della sua mostra che ha richiamato
l'attenzione dei visitatori e l'ammirazione dei competenti sui prodotti
della sua fiorente e delicata industria.
G. M.
Tratto da: La casa bella; n.8; 6
agosto 1928.