Francesco Della Beffa nasce a Torino nel 1914 in una famiglia dove vi
era grande attenzione per la natura: il padre Giuseppe era entomologo,
insegnante universitario, Direttore dell'Osservatorio Fltopatologico,
autore di oltre 90 pubblicazioni scientifiche e testi didattici.
Fin dall'infanzia partecipa, con i fratelli, alle catture degli
insetti, alla loro preparazione ed apprende le tecniche di
conservazione e catalogazione delle piante.
Dopo studi classici frequenta la Facoltà di Scienze Naturali dove si
laurea nel 1938 con una tesi sulle "piante bussola". Duranti gli anni
degli studi inizia a raccogliere e classificare le piante che andranno
a costituire il primo nucleo del suo vasto erbario fanerogamico che
oggi, contiene oltre 10.000 exiccata.
Dal 1939 al 1943 è ufficiale nell'Artiglieria Alpina della Guardia alla
Frontiera ed è assegnato ai forti dell'Alta Val di Susa. Nonostante la
guerra e gli impegni militari non solo continua il suo erbario, ma
Insegna alla truppa a leggere e scrivere ed anche a conoscere e
raccogliere le erbe commestibili e quelle officinali. Con l'uso delle
prime e con la vendita delle seconde riesce a migliorare le condizioni
del vitto dei forti dove presta servizio. Dopo la Guerra inizia ad
insegnare scienze naturali e chimica nelle scuole superiori, attività
che ininterrottamente svolge fino al 1976. Collabora anche con la Casa
Editrice Paravia realizzando Erbari ed Insettari didattici per i "musei
scolastici" raccogliendo e preparando oltre 220.000 exiccata. Fin dalla
gioventù oltre agli hobby della bicicletta e della montagna si occupa
di fotografia, tecnica che poi viene ad impiegare al servizio della
botanica e dell'entomologia costituendo un archivio di oltre 10.000
immagini naturalistiche che sono servite anche ad illustrare testi
scientifici ed enciclopedie prima che esistessero agenzie specializzate
in questi settori. Dopo aver lasciato l'insegnamento si occupa, anche
con la collaborazione della moglie, del figlio entomologo e della
figlia botanica, delle sue collezioni: erbario, erbario fitopatologico,
insettario, minerali, rocce, fossili che raccoglie, ancora oggi, nelle
sue escursioni in montagna e personalmente classifica e prepara. Parte
dei dati di provenienza geografica dei suoi exiccata Piemontesi sono
stati inseriti nella Banca Dati Regionale e serviranno alla redazione
dell'Atlante Regionale delle Specie Rare. Dal suo erbario ha estratto
numerosi fogli che ha donato a vari musei Piemontesi: il Museo Civico
di Storia Naturale di Boves, il Museo di Scienze Naturali di Carmagnola
e il Museo di Scienze Naturali di Plnerolo.

Francesco Della Beffa.

Francesco Della Beffa con una scatola di lepidotteri notturni.

Francesco Della Beffa con un erbario.

1937
II professor Giuseppe Della Beffa a caccia di microlepidotteri notturni
con il lume ad acetilene insieme ai figli.

1941
Francesco Della Beffa tenente nell'Artiglieria da Montagna della
Guardia alla Frontiera.

1950
Foto di classe con il professor Francesco Della Beffa.

1950
Francesco Della Beffa fotografo naturalista.

1974
Un'escursione botanica con Giuseppe Ariello conservatore dell'Erbario
dell'Orto Botanico