Home page Sul sito Storia Persone Natura Archeologia industriale Sport Links
Oggi Valdesi Preistoria Guerra


Museo di Scienze Naturali di Pinerolo.
Rassegna Stampa.
Articolo pubblicato da "L'Eco del Chisone" del 03 ottobre 2012.


Articolo pubblicato da L'eco del Chisone del 03 ottobre 2012.
Segue risposta.





Ecco la risposta inviata il 7 ottobre 2012 e che al 20 ottobre 2012 non risulta ancora pubblicata.

Pinerolo 07-10-2012

Signor Direttore,



Ho visto l'articolo pubblicato sul numero del 03 ottobre che riguarda il Museo di Scienze Naturali di cui ho il piacere di essere direttore.

Credo sia utile chiarire il quadro di una situazione che è piuttosto complessa. Mi sforzerò di essere sintetico limitatamente a come lo si può essere per una storia di circa quindici anni.

Negli anni '90 il museo, nella sua sede di Palazzo Vittone, era arrivato ad una fase di sostanziale saturazione con tutte le collezioni forzatamente esposte dalla mancanza di magazzini, cosa che gli conferiva un aspetto troppo “pigiato”. Si trattava dell'effetto indesiderato dell'ottimo lavoro di coloro che negli anni precedenti si erano dati da fare per far nascere il museo e raccogliere collezioni. Proprio in quel periodo era in costruzione la nuova sede dell'Istituto Prever per cui si vedeva all'orizzonte la disponibilità di Villa Prever e del suo parco al tempo occupata dalla scuola.

A metà anni '90 l'Associazione Naturalistica Pinerolese [delegata dal Comune alla gestione del Museo che è civico n.d.r.] ha proposto informalmente all'allora Sindaco di portarvi il museo.

Le ragioni erano la maggiore disponibilità di spazio e soprattutto la presenza del parco e del lago che avrebbero consentito di illustrare una Natura Viva – come deve essere - e non solo sotto forma di collezioni da vetrina. Lo stesso progetto prevedeva di preservare i salotti più belli della villa per uso di rappresentanza.

L'idea è piaciuta e, attraverso varie fasi, nel 2001 è approdata ad una visita ufficiale della struttura cui è seguito un progetto di massima che è stato consegnato all'Amministrazione.

Nel tempo è stato deliberato che la villa e la maggior parte del basso fabbricato sono destinati al museo. Giusto un po' meno di quanto si trovava nella proposta iniziale che prevedeva l'uso di tutti i fabbricati.

Sono partiti i lavori di ristrutturazione edilizia della villa cui sono seguiti quelli di restauro delle decorazioni dei salotti. Nel frattempo l'Associazione, oltre alla normale gestione del museo, lavorava dietro le quinte per preparare le future esposizioni e, con tutto l'entusiasmo necessario, si dedicava anche agli aspetti non strettamente scientifici come il restauro di arredi e suppellettili ed altro ancora. In quel periodo è anche stato redatto un progetto di allestimento a cura dell'architetto Barnaba Rudi che è già stato inoltrato alla Regione.

Fatto ciò, si è scelto di non aspettare che siano completati anche i lavori del basso fabbricato - peraltro già finanziati - per poi traslocare l'intero museo. Verrà aperta la sola Villa con un’esposizione a tema sui funghi dedicata al fondatore Mario Strani che ha donato ai cittadini tutte le sue straordinarie collezioni, per poi completare il trasloco una volta disponibile il basso fabbricato.

Tutto questo ha subito una varietà di intoppi che hanno generato tempi di completamento un po' troppo lunghi. Ma, nonostante questo, il tutto è un bell'esempio di una proposta che viene portata a termine senza che diventi né una cattedrale nel deserto né l'ennesima incompiuta. Infine mi piace far notare, soprattutto in tempo di crisi, che al di là dei costi edili, che sarebbero stati sostenuti indipendentemente dall'uso della villa, il trasloco non è costato un solo euro al di fuori della gestione ordinaria. Tutto il “di più” è uscito da migliaia di ore di lavoro dei volontari.

Si può già vedere una piccola anteprima qui: http://www.pralymania.com/MuseoTrasloco2011_IT.html

La domanda cruciale resta: “Quando si apriranno le porte in modo definitivo?” Ad oggi non ho la data certa ma posso dire che proprio in questi giorni sono state completate le pratiche – ma soprattutto gli adeguamenti - che riguardano la sicurezza che ovviamente sono particolarmente importanti. Occorrono ancora alcuni modesti interventi tecnici sullo stabile che è più pratico fare a struttura chiusa e poi si parte.

Cordiali saluti



Massimo Martelli





Torna indietro
^ Torna all'inizio
Language choice - Scelta della lingua