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Questo testo presente
nell’archivio del Museo delle
Collezioni Mineralogiche Gemmologiche Petrografiche e Giacimentologiche
del
Dipartimento di
Scienze della Terra "Ardito Desio"
- Università
degli Studi di Milano; è il curriculum vitae sulla base
del quale gli è stato conferito il titolo di Professore Emerito
Curriculum Viatae
Nato a Prali (Torino) nel 1884.
Autore di una quarantina di pubblicazioni mineralogiche. Un gruppo
delle quali concerne lo studio cristallografico di svariati minerali
dell'Isola dell'Elba, del Piemonte, dell'Egeo, dell'Emilia.
Particolarmente notevoli i lavori sull'ilvaite e sulla datolite. Della
prima viene negato la relazione - sostenuta da Autori tedeschi e danesi
- tra valori delle costanti cristallografiche e contenuto in MnO. Ciò è
stato recentemente confermato in Italia e fuori. Della seconda è
rivendicata la priorità della scoperta ad un geologo italiano e messo
in evidenza la bellezza dei cristalli e la ricchezza loro, davvero
singolare, di forme cristalline, che con le 35 nuove diventano così 82.
Anche la costituzione chimica della datolite è sagacemente indagata,
specie nei riguardi quantitativi di anidride borica e acqua,
inesattamente determinate da autori precedenti.
Un secondo gruppo, di indole mineralogica e petrografica insieme, verte
sui giacimenti di Talco, di Pirite e Amianto delle Alpi Piemontesi. Un
terzo e di pura Petrografia, e in questo campo gli studi più importanti
sono quelli sulle rocce scistose cristalline e sui derivati gabbrici
della Valle della Germanasca (Pinerolo).
Vita scientifica e didattica del dott. Emanuele Grill
Compiuti gli studi liceali a Torre Pellice (Torino) nel luglio 1905, il
sottoscritto si scrisse alla Facoltà di Scienze Fisiche e Naturali del
R. Istituto di Studi Superiori di Firenze, dove ottenne, il 30 gennaio
1910, la laurea in Scienze Naturali, a pieni voti assoluti, presentendo
per tesi lo studio cristallografico della ematite elbana.
Durante l'anno accademico 1910-1911 usufruì di una borsa di studio per
il perfezionamento in Scienze Naturali presso il Gabinetto di
Mineralogia.
Col 12 dicembre 1911, dietro proposta del Prof. Federico Millosevich,
venne nominato Assistente alla Cattedra di mineralogia del suddetto R.
Istituto e in tale posto successivamente confermato fino al 16 dicembre
1913, con la quale data fu promosso Aiuto, Ufficio che tiene, ed ha
tenuto, ininterrottamente, fino ad ora.
Con decreto 27 gennaio 1916 ottenne l'abilitazione, per titoli, alla
Libera Docenza in mineralogia presso il R. Istituto di studi Superiori
di Firenze. Era sua intenzione tenere un corso libero di Petrografia
che, a causa della guerra, non poté effettuare che nel 1919-1920.
Negli anni di Assistentato fu incaricato degli esercizi pratici per gli
studenti di Scienze Naturali, Chimica e Chimica-Farmaceutica e nel
periodo di aiuto diresse i lavori di tesi dei laureandi. Dal 23 aprile
al 2 luglio del 1920 fece un corso di integrazione di 40 lezioni agli
studenti reduci dalla guerra, per incarico del compianto Prof. Ernesto
Manasse e durante la lunga malattia (1921 - 1922) di questi supplì il
titolare nelle lezioni e nella direzione del Laboratorio e del Museo.
Dopo la morte del Prof. Ernesto Manasse (novembre 1922) ebbe dalla
Facoltà di Scienze del Regio Istituto di Studi Superiori di Firenze,
affidata la direzione del Laboratorio, e la supplenza dell'insegnamento
della mineralogia per il 1922-1923. Nell' anno accademico 1923-1424
ebbe l'incarico ministeriale.
Nei primi anni di laboratorio il concorrente si occupò prevalentemente
di ricerche cristallografiche, in seguito di studi chimici e, in questi
ultimi tempi, dedicò la sua attività, in modo speciale, alle ricerche
litologiche.
Numerose gite e viaggi di istruzione mineralogica e geologica ebbe
occasione di compiere durante le vacanze estive raccogliendo ovunque
copioso materiale da studio. Le più importanti di queste escursioni
sono quelle ai giacimenti di amianto delle Valli d'Aosta, Lanzo, Susa,
Chisone, Pellice; alle miniere di magnetite di Traversella, di Cogne:
di Pirite di Challand-Saint-Anselme, di Brosso, Ghinivert-Beth, Pouset,
Vallone delle miniere etc.; di quarzo aurifero di Brusson, di Orbeilla;
ai giacimenti di talco di Sapatlé , Fontane, Roussa ed a quelli di
grafite del Pinerolese.
Prese anche parte alla spedizione scientifica inviata, nelle estate del
1912, dalla Società Geografica Italiana, nelle Sporadi Meridionali.
Chiamato alle armi l'11 luglio 1916 fu congedato il 16 febbraio 1919.
Ufficiale nel 4° reggimento Alpini, per l'azione delle Melette di
Gallio venne decorato della medaglia al valor militare e più tardi
anche della croce al merito di guerra.
Il Preside anche a nome dei colleghi del ramo
naturalistico, propone che al Prof. E. Grill, testé collocato a riposo,
venga conferito il titolo di "Emerito" presso la facoltà di scienze.
Il Preside legge la seguente motivazione:
“Nato a Prali (Torino) il 21 giugno 1884, fu a Modena come professore
straordinario dal 1926, come ordinario e Preside della facoltà di
scienze dal 1929 al 1932. Chiamato a coprire la prima cattedra di
mineralogia presso l'Università di Milano vi organizzò ex novo
l'Istituto di Mineralogia, Petrografia e Geochimica che sotto la sua
direzione ha raggiunto un elevato grado di efficienza sia nel campo
della ricerca come in quelle delle attività didattiche. Oltre al corso
ufficiale di mineralogia svolto a Milano fino alla data del
collocamento fuori ruolo (1955) il Prof. Grill ha tenuto numerosi
incarichi di insegnamento: dalla “Petrografia” alla “Mineralogia per
chimici” alla “Mineralogia e Geologia” per allievi del biennio di
ingegneria presso il Politecnico.
Il costante attaccamento alla ricerca gli ha permesso di formare una
scuola con ben definita fisionomia dalla quale provengono un titolare
di cattedra, alcuni liberi docenti e numerosi allievi dediti alla
ricerca pura, all’insegnamento o alle attività industriali nel campo
minerario.
Ha pubblicato importanti lavori sui minerali e rocce dell'Isola d'Elba,
(della Sardegna e soprattutto del Piemonte. È autore di apprezzati
trattati di mineralogia generale e descrittiva.
Ha svolto un'intensa attività accademica ed ha presieduto Commissioni
giudicatrici per borse e premi di studio. È stato membro per un
triennio del Consiglio di Amministrazione e nel periodo di fuori ruolo,
ha validamente contribuito, in qualità di Prorettore alla
amministrazione od al governo dell’Università di Milano.
Decorato al valor militare, medaglia d'oro ai benemeriti della scuola e
della coltura, membro di varie accademie scientifiche il Prof. Grill ha
dato per oltre un trentennio tutta la sua attività fervida e feconda
all'Università imponendosi alla generale ammirazione per dirittura
morale, capacità e scrupolo nell’adempimento dei doveri accademici,
come maestro stimatissimo dai colleghi ed allievi della facoltà di
scienze.”
Il Consiglio approva all'unanimità.