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Oggi Valdesi Preistoria Guerra


Storia - In breve

La valle è oggi chiamata “Germanasca” come il torrente che la attraversa. In passato era più comunemente usato il nome val “San Martino” che era anche il nome dei suoi conti.
Le tracce di vita più antiche della valle si trovano al Ponte Raut. Molti dicono (anche se non tutti condividono) che i graffiti che possono essere visti dalla strada principale (o direttamente sul posto con pochi minuti di cammino) sono di epoca paleolitica. Comunque ci sono molti altri segni dell'occupazione umana molto antica della valle.
Potrebbe sembrare strano che degli umani già in tempi remoti abbiano scelto di vivere in questo ambiente caratterizzato da inverni lunghi e freddi, estati corte, agricoltura povera e terreni difficili...
Comunque in un passato privo di mezzi tecnologici poteva risultare preferibile alla pianura. Questa era caldo-umida e malarica d'estate e fredda e nebbiosa d'inverno. Come se non bastasse veniva continuamente percorsa in lungo e in largo da eserciti ostili che seminavano scempio al loro passaggio.
In montagna, grazie al terreno ostile gli eserciti arrivavano meno sovente e la malaria non c'era affatto.
La vita è comunque stata dura per tutto l'ultimo millennio. La popolazione apparteneva – come ancora appartiene – per lo più alla religione Valdese nata a Lione nel XIII secolo che ha poi aderito alla riforma nel XVI secolo.
Questo nel corso dei secoli ha dato origine a lunghi periodi di persecuzioni. I valdesi sono sopravvissuti alla guerra contro gli Albigesi che viceversa ha portato alla totale scomparsa dei Catari.
Nel 1655 durante le cosiddette “Pasque Piemontesi” la popolazione veniva quasi totalmente sterminata e i superstiti esiliati in Svizzera e Germania. Nel 1689 un gruppo di superstiti faceva ritorno in armi con un lungo cammino noto come il “Glorioso Rimpatrio” e ristabilendosi nelle valli per poi rimanere fino ad oggi.
Le relazioni fra la chiesa Valdese e le autorità sono andate avanti per secoli tra persecuzioni feroci e periodi di relativa calma. Solo nel 1848 il Re del Piemonte riconosceva la piena libertà con le cosiddette “Regie Patenti”

Regie Patenti

Regie Patenti.
Con questo documento il Re Carlo Alberto riconosce la libertà ai valdesi nel 1848.

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Dettagli sulla storia valdese possono essere trovati in moltissimi libri e siti.
Per comodità eccone alcuni:
History of the Waldenses; London, Cassel & company c1860 J.A. Wylie.
Researches among the Vaudois or Waldenses...; London 1827; William Stephen Gilly.History of the Waldenses; Molta scelta è disponibile su Google Books.


Graffiti ponte Raut
Graffiti del ponte Raut.

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