Le
valanghe sono un fenomeno normale in montagna. Sono ben conosciute e
solitamente hanno un nome come questa: la “Mayera” come la borgata più
vicina. Scendono solitamente negli stessi valloni per cui si sa con
ragionevole precisione dove arrivano. Per questo le abitazioni sono
normalmente a distanza di sicurezza. Ciò non toglie che di tanto in
tanto si verificano situazioni eccezionali, e le scelte umane non sono
sempre sagge.
Molte volte le valanghe hanno ucciso delle persone
tanto in passato come in tempi recenti. Una interessante raccolta di
documenti storici sull'argomento è:
“Nuovi
documenti poco noti o inediti sulle valanghe; Carlo F. Capello; 1976”.
Questo testo comprende anche la descrizione della valanga della Maiera
nel 1832 che uccise 11 persone.
La notizia ha fatto scalpore ed è stata anche pubblicata nel Regno
Unito sul libro:
“The waldenses or, vaudois of Piedmont; by
William Beattie; 1837”.
La
stessa valanga a dicembre 2008 ha avuto la forza di riempire l'alveo
del torrente e risalire per un tratto sul versante opposto raggiungendo
la strada. In aprile è scesa una seconda volta.
Non scende tutti gli
anni in quanto il vallone è poco esposto al sole. Questo è anche
evidenziato dal fatto visibile d'estate che gli alberi distrutti dalla
valanga hanno solitamente dimensioni piuttosto gradi. Dove la discesa
della valanga è sistematica normalmente si vedono solo piante di
modeste dimensioni.
La valanga Maiera raggiunge la strada risalendo dal versante opposto.
Seconda valanga.
Il Germanasca coperto dalla valanga.
Il Germanasca esce dalla valanga.