Fra le tante invenzioni
dell'Ingegner Ercole Ridoni, ce n'è una curiosa. Quando tra la fine
dell'800 e l’inizio del ‘900 lavorava presso le miniere di Montecatini
Val di Cecina, si è trovato a dover gestire miniere che accedevano a
filoni di minerale di forma così complessa che non erano
rappresentabili e studiabili con i metodi dell'epoca.
Non disponendo di "personal computer" né di "realtà virtuale", ecco,
descritto dall'ingegner Ercole Ridoni, come si procedeva.
«L'uso
di sezioni e piani geologici è di pratica corrente specialmente nello
studio di miniere, che coltivano giacimenti irregolari o complessi; e
quanto più l'andamento delle rocce si presenta irregolare tanto più si
fa sentire la necessità di avere sezioni sempre più vicine le une alle
altre e seguenti svariatissime direzioni. A volte però neppure in
questo modo riesce di farsi un concetto esatto degli andamenti di
numerose e differenti rocce e quindi della reale configurazione
complessiva di un giacimento, non potendo l'occhio abbracciare ed
osservare contemporaneamente una serie sovente lunga di sezioni
orizzontali e verticali. A questo inconveniente si ripara d'ordinario
in pratica con modelli a lastre di vetro, o a fili variamente colorati
analoghi a quelli usati in cristallografia ed in geometria proiettiva,
oppure a tipi misti a vetri ed a fili. Esistono però giacimenti che per
la loro assoluta irregolarità e per la varietà di rocce che racchiudono
non possono essere in tali modi riprodotti: i soli disegni su lastre di
vetro sono insufficienti, i collegamenti con fili rappresentano una
complicazione ed una difficoltà tali di esecuzione materiale da non
potersi usare in pratica».

Ecco un esempio di modello in vetro realizzato come spiega Ercole
Ridoni.
World Museum of Mining. Butte - Montana 2012.

Particolare di un modello in vetro realizzato come spiega Ercole Ridoni.
World Museum of Mining. Butte - Montana 2012.

Modello a fili realizzato come spiega Ercole Ridoni.
World Museum of Mining. Butte - Montana 2012.

Modello a fili realizzato come spiega Ercole Ridoni.
World Museum of Mining. Butte - Montana 2012.
Insoddisfatto dei metodi
disponibili, l'ingegner Ercole Ridoni ha lavorato alla costruzione di
un modello fatto di parallelepipedi di legno dipinti che può essere
montato, smontato e variamente sezionato per esaminare il giacimento da
tutti i punti di vista. Su tale modello l’ingegner Ridoni pubblica, nel
1907, un articolo sulla rivista “Rassegna mineraria e della industria
chimica”.
La validità del metodo, sottolinea l'ingegner Ercole
Ridoni con malcelata fierezza è tale che gli scavi fatti hanno
confermato la posizione dei filoni nei punti dove erano stati "stimati"
sul modello per mancanza di dati.
L'idea è stata così apprezzata che è diventata materia di insegnamento
del prof. C. Schmidt dell'Istituto Geologico di Basilea.

Tratto da: Della costruzione di un modello per la rappresentazione
geologica di giacimenti irregolari o complessi.
Rassegna Mineraria e della Industria chimica. Volume XXVI. Giugno 1907.

Altra alternativa "d'epoca" per fare modelli di giacimenti.
World Museum of Mining. Butte - Montana 2012.

Altra alternativa "d'epoca" per fare modelli di giacimenti.
World Museum of Mining. Butte - Montana 2012.

Altra alternativa che consisteva nel disegnare i giacimenti su di un
blocco che rappresentava una sezione del suolo.
World Museum of Mining. Butte - Montana 2012.