Ritratto del 1921. Archivio di famiglia.
L’origine
di questa ricerca
Nel 1998, l’
Associazione
Naturalistica Pinerolese, di cui faccio parte ed ho
il piacere di essere fra i fondatori, è venuta in possesso di una
porzione
della collezione di minerali e rocce appartenuta ad Ercole Ridoni. Si
trattava
di esemplari raccolti con cura e classificati con rigore
ottocentesco. Tutto
questo ci ha affascinati e spinti a cercare di saperne di più su questo
personaggio.
Così, Federico Magrì
ed io ci siamo messi a dare la
caccia ad informazioni e personaggi.
La fortuna ci è venuta
in contro facendoci conoscere
il nipote di Ercole Ridoni – Umberto – che con straordinaria gentilezza
ci ha
messo a disposizione quanto in suo possesso dandoci un aiuto
determinante.
L’entusiasmo ci ha poi
portato a scomodare tutti coloro
che avevano conoscenze utili sulla questione. E tutti hanno condiviso
l’entusiasmo dando contributi importantissimi per completare lo studio
in
maniera soddisfacente. Per tutto questo ringraziamo la famiglia
Villa, il Gruppo
Mineralogico Pinerolo e Valli, la Rio Tinto
(allora Luzenac Val Chisone s.p.a.), Padre Candido
e Silvio Gatti.
Un pensiero
particolare va a Mario La Montagna,
mancato nel frattempo, e dal quale abbiamo imparato tanto, ma forse
soprattutto
cosa vuol dire lavorare con passione per una vita intera. Grazie Mario!
Dalla ricerca è
scaturita una mostra curata
dall’Associazione Naturalistica Pinerolese e Civico Museo Didattico
Mario
Strani di Pinerolo. È stata esposta presso il museo e successivamente
presso
Scopriminiera
ed il
Centro
Culturale Valdese di Torre
Pellice.
Una
sintesi di questo lavoro è rimasta disponibile
come allestimento permanente in una vetrina del museo a Pinerolo.
Il contenuto di queste
pagine è una rielaborazione
di quanto esposto a suo tempo nella mostra e già in parte pubblicato su
“La
Beidana” n°
34 del Febbraio 1999. Fotografie e documenti provengono da varie
collezioni private.