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Che strano posto!
:
Brano dal libro di Tosel
Copertina del libro di Tosel
Segale
Il nome Praly si trova
scritto sia con la “y” che con la “i”. In una vecchia cartolina ho
visto anche una improbabile “j”.
I “miei” esperti di fiducia mi spiegano che la grafia corretta è “i”
data la provenienza della parola dal patois.
In
effetti, Praly viene oggi ufficialmente scritto Prali. Ma la “i” non è
arrivata per garantire la correttezza ortografica del termine, né per
rispettare la cultura locale, ma per ragioni politiche. Praly è stato
comunemente usato fino a quando, durante il ventennio fascista, una
decisione dell'autorità cambiava la “y” in “i” come conseguenza della
politica di eliminazione dalla lingua di ciò che non era considerato
italiano. Era l'epoca di quando Sauze d'Oulx doveva essere chiamato
Salice d'Ulzio, Courmayeur Cormaiore ecc.
Per questo sito ho
deciso di scriverlo alla “moda vecchia” trattandolo un po' come un
marchio e confidando nella clemenza degli esperti...
Intestazione
di un documento comunale dei primi del '900.