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Che strano posto!

Paolo Tosel, ha lavorato tutta la vita alla Talco e Grafite Val Chisone. Quando è andato in pensione, spinto dagli amici, ha scritto questo libro di memorie, storia personale e emozioni.
Descrive Praly così:

:Brano dal libro di Tosel
Brano dal libro di Tosel

Copertina libro di Tosel
Copertina del libro di Tosel

Segale
Segale

Il nome Praly si trova scritto sia con la “y” che con la “i”. In una vecchia cartolina ho visto anche una improbabile “j”.
I “miei” esperti di fiducia mi spiegano che la grafia corretta è “i” data la provenienza della parola dal patois.
In effetti, Praly viene oggi ufficialmente scritto Prali. Ma la “i” non è arrivata per garantire la correttezza ortografica del termine, né per rispettare la cultura locale, ma per ragioni politiche. Praly è stato comunemente usato fino a quando, durante il ventennio fascista, una decisione dell'autorità cambiava la “y” in “i” come conseguenza della politica di eliminazione dalla lingua di ciò che non era considerato italiano. Era l'epoca di quando Sauze d'Oulx doveva essere chiamato Salice d'Ulzio, Courmayeur Cormaiore ecc.

Per questo sito ho deciso di scriverlo alla “moda vecchia” trattandolo un po' come un marchio e confidando nella clemenza degli esperti...


Intestazione di un documento comunale dei primi del '900.


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