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Miniere e cave Impianti a fune Lavori


Miniera di Sapatlé - Galleria Ruinas.
2107,60 m.


In questa zona si trovano gli scavi più antichi del giacimento.
Il nome evidenzia che si trattava di una zona instabile. Del resto, tutto il giacimento di Sapatlé – Pleinet ha la caratteristica di essere fortemente superficiale e, pertanto, di difficile escavazione proprio a causa dell'instabilità del terreno soprastante.
Generalmente, è più facile scavare gallerie al di sotto di masse rocciose molto stabili.
È proprio questa caratteristica la ragione per cui tutte le gallerie della zona sono completamente collassate.


Visione d'insieme della zona della galleria Ruinas. Al centro la presa dell'acquedotto. Più a destra e in alto l'imbocco.
Estate 2011.


Presa dell'acquedotto delle miniere.
Estate 2011.


Particolare della targa sul muro dell'acquedotto. Si vede “SVC” per Società Val Chisone.
Estate 2011.


Imbocco della galleria.
Estate 2011.


Discarica della galleria.
Estate 2011.


Sentiero Sapatlé-Rocca Bianca che passa davanti alla galleria.
Estate 2011.


Zona circostante all'imbocco. Rende l'idea dell'instabilità del terreno.
Estate 2011.


Ecco una visione della galleria nel 1931/32. Dalle note di Piero Sartorio si capisce che si trattava di un'antica galleria già abbandonata e che solo tempo dopo sarebbe stata di nuovo utilizzata per un certo periodo. Non sappiamo chi ha scattato la foto ma se ne vede l'ombra in basso a destra.
Io e fausto sull'imbocco murato di una vecchia galleria di Sapatlé, forse Ruinas, che in anni successivi fu poi riaperta e fornì ancora un certo quantitativo di talco.

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