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Miniere e cave Impianti a fune Lavori

Teleferica Envģe – Ghigo per il talco.
M36

Questa teleferica č rimasta attiva fino agli anni ’60. Trasportava il talco estratto dalle miniere di Envģe a Ghigo in localitą Goutaglio.
Quasi tutte le teleferiche, come per esempio quelle del Gran Courdoun, usavano benne. Questa aveva la particolaritą di usare dei grossi secchielli.
Altra particolaritą di questa teleferica era l'essere monofune e ad ammorsamento fisso. L'unica di questo tipo usata in questa zona. In effetti si nota che il supporto del secchiello non ha ruote, per cui č fissato al cavo, e non esiste una seconda fune con funzione traente, per cui č il cavo a muoversi per spostare il carico.

Teleferica Envģe – Ghigo  talco
Ecco un secchiello della teleferica di Envie immortalato sopra Ghigo in una cartolina datata 1934.

Teleferica Envģe – Ghigo  talco
In questa cartolina datata 1950 si vede un secchiello della teleferica. Dato il notevole peso, il cavo cui era appeso il carico si abbassava notevolmente rispetto a quello scarico che in effetti si nota molto pił in alto. Č curioso notare che il cavo alto “scompare” quando esce dallo sfondo della montagna e attraversa il cielo. Si vede che il fotografo lo ha ritenuto brutto e lo ha fatto sparire con un abile fotoritocco. Ma con i mezzi tecnici dell’epoca, farlo sparire del tutto sarebbe stata un’impresa improponibile per cui non lo ha fatto.

Teleferica Envģe – Ghigo  talco
In questa porzione di una vecchia cartolina non datata ma stimabile degli anni ’50, si vede l’arrivo della teleferica a Ghigo in localitą Goutaglio e l’ultimo cavalletto.

Teleferica Envģe – Ghigo  talco
Estate 2013. Tra il condomonio “Caminetto” ed il condominio “Le Miande” si puņ ancora scorgere un basamento dei quattro su cui si ancorava l'ultimo cavalletto della teleferica. Notare il dado quadrato caratteristico della carpeteria di quell'epoca. Oggi si usano solitamente dadi esagonali per la maggior parte delle applicazioni.

Teleferica Envģe – Ghigo  talco. L'Illustrazione Italiana; Anno LIII. N. 9.; Milano, 28 Febbraio 1926.
Uno dei punti pił ridenti della vallata. La conca di Praly e villaggio di Ghigo, altitudine m. 1450. Nel centro, la stazione di arrivo della teleferica della miniera di Envie, altitudine m. 1800.
Tratto da: L'Illustrazione Italiana; Anno LIII. N. 9.; Milano, 28 Febbraio 1926.

Teleferica Envģe – Ghigo  talco
L'oggetto metallico con due ganci che si vede alla sinistra del binario di decauville č il supporto di un secchiello della teleferica.
Foto: Estate 2007.

Teleferica Envģe – Ghigo  talco
Partenza della teleferica ad Envģe.
Foto: Estate 2007.

Teleferica Envģe – Ghigo  talco
La grossa puleggia faceva da rinvio per la fune e alloggiava una gola per i freni. Occorre tenere presente che si trattava di una teleferica non motorizzata che lavorava a gravitą. Per cui per regolarne il funzionamento i freni erano fondamentali.
Foto: Estate 2007.

Teleferica Envģe – Ghigo  talco
Resti dell’edificio che ospitava la partenza della teleferica.
Foto: Estate 2007.

Teleferica Envģe – Ghigo  talco
Resti dell’edificio che ospitava la partenza della teleferica.
Foto: Estate 2007.

Teleferica Envģe – Ghigo  talco
Resti dell’edificio che ospitava la partenza della teleferica.
Foto: Estate 2007.


In questa immagine, tratta dal cartellone illustrativo collocato nei pressi delle miniere di Envģe, si vede la teleferica dall'alto.

Teleferica Envģe
Primavera 2015.
Ecco il basamento del primo cavalletto prima della stazione di monte mezzo secolo e pił dopo lo smantellamento.

Teleferica Envģe
Subito a valle del sentiero che collega Ghigo alle miniere e a poca distanza dal pianoro detto Prą dā Val, si puņ vedere un altro basamento di un cavalletto.
Agosto 2015.

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