Questa teleferica č rimasta attiva
fino agli anni ’60. Trasportava il talco estratto dalle miniere di
Envģe a Ghigo in localitą Goutaglio.
Quasi tutte le teleferiche,
come per esempio quelle del
Gran Courdoun,
usavano benne. Questa aveva
la particolaritą di usare dei grossi secchielli.
Altra particolaritą
di questa teleferica era l'essere monofune e ad ammorsamento fisso.
L'unica di questo tipo usata in questa zona. In effetti si nota che il
supporto del secchiello non ha ruote, per cui č fissato al cavo, e non
esiste una seconda fune con funzione traente, per cui č il cavo a
muoversi per spostare il carico.

Ecco un secchiello della teleferica di Envie immortalato sopra Ghigo in
una cartolina datata 1934.

In
questa cartolina datata 1950 si vede un secchiello della teleferica.
Dato il notevole peso, il cavo cui era appeso il carico si abbassava
notevolmente rispetto a quello scarico che in effetti si nota molto pił
in alto. Č curioso notare che il cavo alto “scompare” quando esce dallo
sfondo della montagna e attraversa il cielo. Si vede che il fotografo
lo ha ritenuto brutto e lo ha fatto sparire con un abile fotoritocco.
Ma con i mezzi tecnici dell’epoca, farlo sparire del tutto sarebbe
stata un’impresa improponibile per cui non lo ha fatto.

In
questa porzione di una vecchia cartolina non datata ma stimabile degli
anni ’50, si vede l’arrivo della teleferica a Ghigo in localitą
Goutaglio e l’ultimo cavalletto.

Estate
2013. Tra il condomonio “Caminetto” ed il condominio “Le Miande” si puņ
ancora scorgere un basamento dei quattro su cui si ancorava l'ultimo
cavalletto della teleferica. Notare il dado quadrato caratteristico
della carpeteria di quell'epoca. Oggi si usano solitamente dadi
esagonali per la maggior parte delle applicazioni.
Uno dei punti pił ridenti della vallata. La conca di Praly e
villaggio di Ghigo, altitudine m. 1450. Nel centro, la stazione di
arrivo della teleferica della miniera di Envie, altitudine m. 1800.
Tratto da: L'Illustrazione Italiana; Anno LIII. N. 9.; Milano, 28
Febbraio 1926.

L'oggetto
metallico con due ganci che si vede alla sinistra del binario di
decauville č il supporto di un
secchiello della teleferica.
Foto: Estate 2007.

Partenza della teleferica ad Envģe.
Foto: Estate 2007.

La
grossa puleggia faceva da rinvio per la fune e alloggiava una gola per
i freni. Occorre tenere presente che si trattava di una teleferica non
motorizzata che lavorava a gravitą. Per cui per regolarne il
funzionamento i freni erano fondamentali.
Foto: Estate 2007.

Resti dell’edificio che ospitava la partenza della teleferica.
Foto: Estate 2007.

Resti dell’edificio che ospitava la partenza della teleferica.
Foto: Estate 2007.

Resti dell’edificio che ospitava la partenza della teleferica.
Foto: Estate 2007.

In questa immagine, tratta dal cartellone illustrativo collocato nei
pressi delle miniere di Envģe, si vede la teleferica dall'alto.

Primavera 2015.
Ecco il basamento del primo cavalletto prima della stazione di monte
mezzo secolo e pił dopo lo smantellamento.

Subito
a valle del sentiero che collega Ghigo alle miniere e a poca distanza
dal pianoro detto Prą dā Val, si puņ vedere un altro basamento di un
cavalletto.
Agosto 2015.