Sulle vette delle montagne si trova
spesso il Gracchio alpino o
Pyrrhocorax graculus.
Fa parte della famiglia dei corvidi e si riconosce da lontano dal suo
verso inconfondibile. Il becco giallo lo rende somigliante a un enorme
merlo. Lo si trova quasi esclusivamente sulle creste delle montagne in
prossimità dei 3.000 metri di quota, mentre a latitudini più elevate lo
si incontra a quote molto più basse. Ha la singolare caratteristica di
passare il tempo attaccando le
aquile
in volo che, essendo uccelli adattati al volo planato, non sono in
grado di difendersi dalla sua agilità estrema. Fanno i nidi a terra
(anche perché a quella quota non ci sono alberi...); talvolta
utilizzando casermette abbandonate come mi è capitato di vedere...

Gracchio in volo.
Gran Queiron 2000

Gracchi sul tetto di una casermetta.
Col Frappier 1997

Pullo di Gracchio in una casermetta
Col Frappier 2000

Il mondo dei Gracchi.
Panorama visto dal Col Frappier nel 2007.
Nota: prospettiva distorta per effetto della foto panoramica.

Acquerello di un
Gracchio
visto da
Jean Pierre Goante
alla fine del '700.
Per gentile concessione dell'
Accademia
delle Scienze di Torino.