All’inizio del ‘900 venivano fatti scavi in un giacimento presso Grange
Pouzét.
Grange Pouzét. Estate 2011.
Gli edifici sono nascosti da grossi abeti bianchi.
Grange Pouzét. Estate 2011.
Inoltrandosi nel folto si vedono le baite ancora usate occasionalmente
come ricovero per il bestiame.
Qui l'imprenditore era Abele Ghigo e il direttore dei lavori
niente meno che il professor
Emanuele
Grill, importante geologo di
origini praline.
Qui l'ambizione era però maggiore: l'oro!
L'oro può in effetti trovarsi nei minerali di rame. In questo caso le
analisi fatte dal professor Grill hanno evidenziato un tenore di oro di
circa 10 grammi per tonnellata. Minerale che è presente in
modesta percentuale nella calcopirite che si trova in filoni dello
spessore di qualche centimetro.
Una lettera di Abele Ghigo al
Corpo Reale delle Miniere
datata 24
giugno 1926 contiene una curiosa spiegazione in merito ad un errore
commesso nel riportare i tenori di minerale in una qualche relazione
precedente.
"Ritengo di essere io stesso caduto in errore nel copiare
l'analisi del
prof. Grill mettendo delle
virgolette sotto il %, virgolette che
naturalmente non esistono nelle analisi da me possedute e che perciò
rettifico."..
Questa richiesta di rettifica dà l'idea che il tenore d'oro annunciato
fosse un po' alto...
.
Non ho accertato la data ufficiale della fine dei lavori,
ma una relazione dell'ispettore del
Corpo Reale delle
Miniere dà l'idea
della
scarsità di minerale che caratterizzava questi affioramenti.
Dopo avere fatto una accurata relazione delle varie gallerie
l'ispettore commenta:
[…] dato l'analogo risultato in giacimenti analoghi io non saprei
incoraggiare nuovi lavori.