Questo laghetto per molti anni è stato
artificialmente prosciugato per tornare alle sue caratteristiche
normali ormai da abbastanza tempo da essere fittamente popolato di
anfibi. È privo di salmerini per cui è popolato da una
grande quantità di girini di
Rana
temporaria. Lo si vede percorrendo il
Sentiero Peyrot a ridosso
delle abitazioni.
Visione nella tarda estate 2013.
Visione invernale col lago ormai gelato a novembre 2013.
Arriva la primavera. C'è ancora parecchia neve ma appaiono i primi
buchi nel ghiaccio. La cascatella che alimenta il lago mormora di nuovo.
Marzo 2014.
Lago al centro nella primavera 2009 dopo le forti nevicate che hanno
caratterizzato l'inverno.
Visione d'insieme ad agosto 2013. A destra un pezzo di muro abbattuto,
residuo della
teleferica
militaredel
Pian Freibougio.
Lago ad agosto 2013.
Lago visto dalla strada che scende dal
Lago Verde ed è parte del
Sentiero Peyrot.
Agosto 2013.
Settembre 2013.
Agosto 2013.
Visione particolare nell'agosto 2013.
La pianta in primo piano è un sambuco. Il fatto che è radicato
nell'acqua evidenzia che per molto tempo la zona non era sommersa
permettendo ad un arbusto di questo tipo di crescere fino alla
maturità. Con ogni probabilità è morto in conseguenza dell'allagamento.
Lago in veste autunnale.
Novembre 2013.
Prima nevicata d'autunno.
13 ottobre 2013.
Lago in veste pienamente invernale.
Gennaio 2014.
Anche
nel cuore dell’inverno rimane un flusso d’acqua che alimenta il lago
garantendo una certa quantità di acqua liquida sotto la superficie
ghiacciata. Questo è importante per la sopravvivenza dei numerosi
anfibi nonché di molte altre forme di vita.
Gennaio 2014.
Il lago è alimentato da un piccolo rivolo d'acqua che sgorga da questa
sorgente poche decine di metri a monte.
Settembre 2013.
Zona della sorgente vista in autunno. A destra uno dei
bunker di Bó dâ Col.
Novembre 2013.
La cascatella che si forma dove il rivolo d'acqua attraversa la strada
che fa parte del
Sentiero
Peyrot e porta al
Pian Freibougio
e poi al
Lago Verde.
Settembre 2013.
