La
“Talco & Grafite” - Società Talco e Grafite Val Chisone – Per tutto
il '900 è stata l'azienda più in vista delle valli Chisone e Germanasca
sia per la sua dimensione economica con relativi effetti sulla comunità
che per il fascino che generava nella gente. Almeno fino al dopoguerra
le teleferiche costruite nei luoghi più inaccessibili della montagna
venivano viste come l'apogeo del progresso, mentre il lavoro nel
sottosuolo, nonostante la sua estrema durezza, ha sempre stupefatto
raggiungendo continuamente traguardi che solo poco tempo prima
sembravano fantascientifici.
La sua nascita è stata riassunta nel 1930 da
Damiano Sartorio – allora
direttore amministrativo della società – al quale cedo la parola.
La Società Talco e
Grafite Val Chisone di Pinerolo
La Società Talco e Grafite Val Chisone di Pinerolo fu costituita
nel I907 per assumere la continuazione, con capitali prevalentemente
italiani, di una società inglese: l'Anglo Italian Talc & Plumbago
Mines Cy Ltd di Liverpool. Quest'ultima era sorta una diecina d'anni
prima; in tempi in cui il capitale italiano, scarso e diffidente,
rifuggiva dall'industria, ed in special modo dalla mineraria, ricca più
d'ogni altra di incertezze di rischi. Coll'intervento inglese,
l'iniziativa di un coraggioso italiano, che qui vogliamo ricordare in
doveroso onore alla Sua memoria, il Conte Enrico Brayda, veniva ad
avere il necessario aiuto finanziario e venivano gettate le basi di una
delle più fiorenti industrie del Piemonte.
Questo
stralcio di carta intestata del 1909 riassume quanto
Damiano Sartorio
spiega e dà una sensazione di come si vivevano queste cose in
quell'epoca.
Qui la carta intestata della Talco e Grafite è stata ottenuta stampando
sopra alla carta intestata della preesistente Anglo Italian.
Talco e Grafite: due prodotti, diversissimi per origine e composizione,
nonché nelle loro pratiche applicazioni; ma natura avendone posti i
giacimenti nelle medesime valli pinerolesi del Chisone e della
Germanasca, a brevissima distanza fra loro, essi si trovarono riuniti
in un campo comune di 1avoro e destinati a percorrere assieme i mercati
mondiali, ricercati ed apprezzati.
La società Talco e Grafite Val Chisone sorse col modesto capitale di L.
2.000.000, ma era nei suoi fondatori una grande e nobile ambizione:
quella di riunire a sé i diversi e minori coltivatori dei due prodotti,
per poter presentarsi, nei mercati stranieri, nel gioco serrato della
concorrenza mondiale, in fronte unico, con mezzi poderosi, bene
agguerriti moralmente e materialmente. Con un lento lavoro di anni, lo
scopo fu pienamente raggiunto. La Società attuale, coi suoi 28 milioni
di capitale, raggruppa, ormai la quasi totalità delle miniere di talco
e grafite italiani, con una produzione complessiva di circa 400.000
quintali, dei quali circa. i 3/4 sono esportati in ogni paese del mondo.
Non diremo degli usi svariatissimi del Talco e della Grafite, sui quali
già apparverso numerose pubblicazioni; il lettore interessato ne
troverà, ad esempio, uno studio esauriente nei fascicoli di Agosto e
Settembre. 1930 delle ''Vie d'Italia e dell'America Latina" del Touring,
dovuto ad un noto scienziato, l'Ing. Ercole Ridoni.
E vi troverà pure, degnamente illustrate, due importanti iniziative
della società Talco e Grafite Val Chisone, derivata l'una dalla grafite
e, l'altra, dal Talco; la prima, della fabbricazione degli Elettrodi di
grafite naturale per forni elettrici, colla quale, dopo più di un
decennio di studi e coll'olocausto di molti milioni, venne emancipata
una importantissima industria italiana - quella .della metal1urgia
elettrica - dalla soggezione ad un prodotto straniero; l'altra,
dell'”Isolantite e Talco ceramico", in cui i1 Talco è il componente
principale di prodotti ceramici destinati ad usi di elettrotecnica, in
sostituzione di quelli di steatite provenienti dall'estero.
Nel 1911 la carta intestata ha l'aspetto definitivo ed il logo che
sarebbe rimasto simbolo della Società fino alla sua vendita.
Notare il numero di telefono di due cifre! Per di più è il 14 ad
indicare che è la Talco e Grafite è stata fra i primi ad avere il
telefono a Pinerolo.
Il Consiglio d'Amministrazione della. Società Talco e Grafite Val
Chisone è così composto: Presidente, Comm. Pietro Villa, notissimo
industriale e capo di numerose altre industrie del pinerolese; V.
Presidente, Gr. Uff. Oscar de Fernex, della Banca omonima di Torino;
Consiglieri: S.E. il Generale Conte Ugo Cavallero, Senatore del Regno,
ed i Sigg. Giovani ed Arturo Prever, già proprietari della maggiore
azienda di talco riunita anni or sono, la Ditta Erede di Giueppe Tron
di Perosa Argentina. Ne sono Sindaci i Sigg. Rag. Carlo Bozzola, il
Comm. Guglielmo Galletti ed il Rag. Cav. Edoardo Saxer; Segretario del
Consiglio l'On. Gr. Uff. Avv. Lorenzo: Bonino di Torino.
La Direzione superiore è così composta: Amministrativa, Rag. Cav. Damiano Sartorio: tecnica, Cav.
Carlo Salton e Ing Ercole Ridoni.
Una prova evidente della prosperità della. Società. è offerta dai suoi
bilanci; dal primo anno della sua vita ad oggi, in misura crescente
dapprima, stabilizzata nell'ultimo quadriennio, vennero distribuiti
agli azionisti utili ragguardevoli, senza alcuna sosta, senza alcun
passo indietro
Agosto 1930
d.s. [Damiano Sartorio ndr]
Una variante di questo testo riccamente corredata di immagini è stato
pubblicata su
"L'illustrazione italinana" del 28 febbraio 1926.
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