Home page Sul sito Storia Persone Natura Archeologia industriale Sport Links
Sport invernali Sport estivi Volo

Sentiero Fratelli Peyrot

Da Rocca Bianca al Lago Verde.
Da 2 a 9.



Mappa del tragitto.
Per gentile concessione della Fraternali editore.

Soccorso e altri numeri utili.



Rocca Bianca.
Foto: 2011.


Inizio della discesa verso il Colle della Balma.
Foto: 2011.


Transito lasciandosi alla destra la casermetta. All'orizzonte si vede il bivio.
Foto: 2011.



Dalla casermetta in pochi passi si giunge al Colle della Balma.
Foto: 2011.

Superato il bivio si prosegue sulla Costa Corsa del Cavallo verso il Lago d'Envìe.
Foto: 2012.


Foto: 2012.


Foto: 2012.


Foto: 2012.


Foto: 2012.


Il sentiero passa al bivio per il Lago d'Envìe (verso sinistra) e per Ghigo (verso destra) per poi salire verso le seggiovie.
Foto: 2012.


  Foto: 2012.


Transito sotto la seggiovia Bric Rond.
Foto: 2011.


Passata la Seggiovia Bric Rond si trova la segnaletica che indica la discesa verso i Tredici Laghi.
Foto: 2011.


Iniziando la discesa verso i Tredici Laghi si ha una visione complessiva del sentiero.
Foto: 2011.


Si costeggia il lago della Draja.
Foto: 2011.


Lasciandosi alle spalle il Lago della Draja la mulattiera scende leggermente verso destra. Occorre stare attenti a non svoltare a destra verso la lunga discesa che riporta a Ghigo. Seguire la mulattiera risalendo verso sinistra. Attraversato il Rio dei 13 Laghi comincia la salita verso il vallone Clapoû.
Foto: fine estate 2011.

Rifugi Perrucchetti Tredici Laghi
Risalendo si può vedere l'intero complesso dei Rifugi Perrucchetti.
Foto: estate 2011.


Casermetta abbandonata nel vallone Clapoû poco sotto alla mulattiera a valle del Colle Rousset.
Foto: estate 2011.


Particolare della mulattiera che per un tratto procede sopraelevata rispetto al terreno.
Foto: estate 2011.


Salita dal vallone di Clapoût in direzione Colle Giulian.
Foto: estate 2011.


Una volta scollinato, la mulattiera procede con modesta pendenza verso il Colle Giulian.
Foto: estate 2011.


Salita al Colle Giulian.
Foto: estate 2011.


Arrivati al Colle Giulian si gode un ampio panorama verso il Monviso. Il tratto di sentiero che unisce il Colle Giulian al Vallone delle Miniere si trova in parte sul versante della Val Pellice. Il sentiero prosegue a destra e lo si vede costeggiare il crinale quasi in piano.
Particolarità botanica. Lungo questo sentiero si può osservare una stazione dei Allium Narcissiflorum – Aglio selvatico. Una specie fortemente endemica che è raro incontrare. Il suo fortissimo odore di aglio la rende inconfondibile anche a chi non è appassionato di botanica.

Panorama dal Colle Giulian verso il Monviso.
Autunno 2011.


Panorama verso il Monviso visto dal Colle Giulian nel 1838 da William Beattie.
Di W. Brockedon e R. Dawson.
Tratto da: The Waldenses or protestant valleys of Piemont, Dauphiny and Ban del la Roche; Willam Beattie M.D.; London 1838.


Panorama dal Colle Giulian verso Prali.
Autunno 2011.


Foto scattata dal Colle Giulian. All’orizzonte la salita che porta al passo Dar Loup.
Foto: 2011.


La mulattiera procede quasi in piano.La valle a sinistra è la Val Pellice.
Autunno 2011.


Occorre stare attenti!
Il sentiero prosegue in piano ma occorre uscirne e salire al Passo Dar Loup. La parte che prosegue in piano è franata e pericolosa.
In alto evidenziato in rosso il Passo Dar Loup. Il rischio di errore dipende dal fatto che all'apparenza la via più facile prosegue orizzontale.
Autunno 2011.


Oltrepassato il Passo Dar Loup ci si trova nuovamente nel versante della Val Germanasca e si discende su una mulattiera ben conservata fino al passo di Brard.
Autunno 2011.


Scendendo verso il Passo Brard – a sinistra - si vede la mulattiera che porta verso il Lago Verde e dalla quale si diparte il sentiero che scende nel Vallone delle Miniere.
Foto: 2011.


Dal Vallone delle Miniere si sale sulla Costa di Via Fiorcia per poi proseguire verso la Gran Guglia.
Il sentiero è piuttosto evidente, ma occorre stare attenti al bivio che scende verso destra portando verso valle.
Foto: 2011.


Superato il costone ci si trova in una zona a modesta pendenza e in poche decine di metri si incontra un bivio.
Occorre proseguire dritto verso la Gran Guglia. Scendendo a destra si evita il Lago Verde scendendo direttamente al Pian Freibougio.
Foto: autunno 2012.


Il sentiero procede verso la Gran Guglia.
Foto: 2011.


Aggiramento di alcuni speroni rocciosi.
Foto: 2011.


Salita verso la colletta della campana.
Foto: 2011.


Percorso dalla campana alla Colletta della Gran Guglia.
Foto: 2011.


A destra evidenziata la Campana della Gran Guglia da cui si proviene. Dopo una sequenza di tornanti si giunge alla Colletta da cui si vede la Gran Guglia evidenziata al centro. Scendendo - a sinistra nella foto – si prosegue verso il Lago Verde.
Foto: 2011.


Discesa verso il Lago Verde. Scendendo si costeggiano due pozze d'acqua prima di arrivare al vero Lago.
Foto: 2011.


Arrivo al Rifugio Severino Bessone al Lago Verde.
Foto: 2011.




Torna indietro
^Torna all'inizio
Language choice - Scelta della lingua