Le Valli Valdesi sono tristemente note per essere state teatro di
secoli di guerre di religione.
Del
resto si trovano sul confine francese che per secoli è stato oggetto di
innumerevoli conflitti. Per il Piemonte, la Francia è quasi sempre
stata un ingombrante vicino di casa che ambiva alla sua conquista.
Con
l’arrivo dell’unità nazionale e delle Guerre Mondiali la costruzione di
strutture militari ha subito l’ultima espansione su vasta scala
conclusasi con lo smantellamento imposto dai trattati di pace seguiti
alla Seconda Guerra Mondiale e all’abbandono generale conseguenza della
pace duratura che ne è seguita.
Questa
raccolta di materiale fotografico e documentale va per il momento
intesa come appunti di ricerca più che come uno studio concluso. In
effetti non dispongo al momento di documenti certamente affidabili che
mi consentano di sapere con ragionevole certezza cos’erano le varie
strutture che si vedono in giro né a cosa servissero. Dove le
conoscenze sono più chiare lo preciso.
In
qualche caso ci si potrebbe ragionevolmente chiedere come faccio a
definire “Caserma” quello che appare un mucchio di sassi o poco più.
Solitamente la differenza fra una baita usata per gli alpeggi ha
caratteristiche diverse da un edificio militare facilmente
distinguibili anche su una struttura diroccata. Inoltre i luoghi in cui
si trovano sono completamente diversi. Cionondimeno le deduzioni
restando deduzioni e come tali vanno prese.
Spesso mi riferisco a
“sentito dire” che ritengo generalmente affidabili quando arrivano da
persone sufficientemente anziane da poter ricordare le cose com’erano o
averne sentito parlare direttamente da chi le ha viste.
Lo scopo di
classificare le innumerevoli strutture sparse per la Valle è fare
ordine in ricordi che tendono ad essere confusi e progressivamente
costruire una conoscenza più precisa.